CELIACHIA

CELIACHIA

L’intolleranza al glutine rimane un rischio per la salute irrisolto per i pazienti affetti da celiachia. L’esposizione accidentale al glutine può far precipitare l’enteropatia autoimmune anche nei pazienti celiaci che seguono la dieta senza glutine per tutta la vita.

L’integrazione di enzimi digestivi del glutine esogeni è attualmente considerata un approccio interessante per ridurre la reazione tossica nell’intestino tenue e contrastare la risposta immunitaria e infiammatoria intestinale. Le glutenasi efficienti ed efficaci dovrebbero essere resistenti alla pepsina e attive in modo ottimale in condizioni acide per consentire la disgregazione del glutine nello stomaco, bloccandone l’immunogenicità.

FIIRV ha isolato una nuova glutenasi, chiamata endopeptidasi 40 (E40), scoperta come proteina secreta da un batterio che vive nel suolo, l’attinomicete Actinoallomurus A8; la proteina è stata poi prodotta per via ricombinante nella sua forma attiva in un altro attinomicete, Streptomyces lividans TK24. E40 è resistente alla pepsina e alla tripsina, attiva nell’intervallo di pH 3 – 6, con un valore ottimale a pH 5. L’E40 degrada in modo efficiente la gliadina, principale componente tossica del glutine, e il peptide 33-mer da essa derivato​​, considerato tra i più immunogenici del glutine.

L’efficacia di detossificazione della gliadina da parte di E40 è stata confermata con test in-vitro validati, basati su linfociti T coltivati ​​da biopsie duodenali di pazienti celiaci reattivi alla presenza di glutine, manifestata attraverso secrezione di interferone-gamma (IFN-g). I test di laboratorio hanno mostrato come queste cellule T, esposte a gliadina digerita con E40 in condizioni gastro-intestinali, rilascino IFN-g in quantità fortemente ridotta o del tutto assente.

I dati suggeriscono che l’azione di E40 sul glutine nello stomaco prevenga la formazione dei peptidi tossici, contrastando così la cascata infiammatoria che il glutine indurrebbe a livello intestinale intestinale.

Il brevetto su E40 è stato concesso nel 2016 a livello europeo, seguito da concessioni in vari paesi del mondo, inclusi Stati Uniti e Cina. E40 viene proposto come nuovo candidato nella terapia/supplementazione enzimatica orale per la gestione dietetica della tossicità da glutine. I diritti esclusivi a livello mondiale per lo sviluppo e commercializzazione di E40 sono stati acquisiti dalla società Nemysis Limited (Ireland), con cui FIIRV continua a collaborare per le attività di sviluppo.