Mission

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La nostra missione: essere glocal – Pensare globalmente, agire a livello locale

  • Favorire e incentivare la ricerca medico-scientifica, supportando iniziative di sviluppo delle biotecnologie rivolte alla scienza della vita, alla salvaguardia della salute dell’uomo e alle biotecnologie industriali ad alta accettabilità.
  • Gestire L’Insubrias BioPark massimizzandone le potenzialità tecnologiche, ospitando aziende che contribuiscano a creare valore aggiunto e valorizzando il ruolo del Parco come luogo d’incontro che favorisca il dialogo tra cultura scientifica e cultura imprenditoriale, come figura in grado di unire le competenze di questo territorio straordinario.
  • Trasferire nel territorio conoscenze e tecnologie sfruttando le sinergie e la collaborazione fra enti istituzionali, strutture qualificate e istituti accademici stimolando la nascita di iniziative di alta competitività, con attenzione particolare all’area geografica sovranazionale della Regione dell’Insubria.

Valorizzare il territorio
Da questo principio nasce l’impegno di Insubrias BioPark nel voler attivare meccanismi e progetti che possano attivare politiche di sviluppo del territorio in un’ottica glocale. Questo non significa limitarsi a considerare processi che esauriscano la loro funzionalità localmente, ma prendere coscienza dei vincoli imprescindibili che oggi ogni territorio del globo, e a maggior ragione uno spazio come quello insubrico – centrale, industrializzato, sviluppato – si trova a condividere con la dimensione omnicomprensiva del globale.

L’unione fa la forza
Per competere in una dimensione globale è necessario creare legami con la propria territorialità ed un sistema territoriale reticolare, in grado di coinvolgere e convogliare verso un unico fine tutte le risorse – umane, tecniche, tecnologiche – di cui un sistema dispone, per creare una progettualità condivisa.

In questo senso e per queste ragioni la Fondazione pone come motivo identitario di Insubrias BioPark “essere Glocal”, ovvero affermando la volontà di adeguare il panorama della globalizzazione allo sviluppo di realtà locali e territoriali forti, e di creare una mentalità transnazionale moderna, certa che la Regione dell’Insubria, nel futuro, potrà svolgere un importante ruolo di ponte tra il Nord ed il Sud dell’Europa. In questa ottica la Fondazione intende sviluppare conoscenze, tecnologie e progetti di ricerca coinvolgendo gli attori locali di un settore globale, come quello biotecnologico e farmaceutico.

Storia

Insubrias BioPark può vantare un grande prestigio ed una grande importanza strategica nel settore farmaceutico grazie a vent’anni di esperienza, nei quali sono transitate dal Centro importanti aziende e gruppi di ricerca, facendo del polo di Gerenzano uno dei più conosciuti e riconosciuti a livello internazionale. Nel 1964 Marion Merrel Dow Research Institute inizia un’operazione di acquisizione del Gruppo Lepetit, che si concluderà negli anni ‘80, per via delle importanti scoperte che l’azienda aveva prodotto negli anni, come le molecole di Rifampicina e Teicoplanina. Marion Merrel Dow scelse dunque come punto strategico di azione il Centro Ricerche di Gerenzano, dove negli anni si sono susseguite diverse realtà aziendali che hanno prodotto altrettante importanti scoperte in questi laboratori, e dove furono trasferite le attività di ricerca del Gruppo Lepetit riguardo prodotti naturali di origine microbica. Il Centro Ricerche di Gerenzano nasce dunque nel 1987 come Centro Ricerche del Gruppo Lepetit, azienda che ha rappresentato per anni l’eccellenza a livello mondiale nella ricerca farmaceutica e precisamente nella ricerca e sviluppo di antibiotici. Nel dicembre 1996, in seguito ad un’operazione di management buy out, fa il suo ingresso nel Centro Ricerche di Gerenzano la Biosearch Italia s.p.a., che si distinguerà per un’attività di ricerca con grandi risultati, attraverso lo sviluppo della Ramoplanina e successivamente, dopo la fusione con la società americana Versicor Inc, da cui nascerà Vicuron Pharmaceuticals, della Dalbavancina, entrambe molecole anti-infettive. L’estrema importanza di queste scoperte è confermata dal successivo intervento del colosso americano Pfizer Inc, che decide di acquisire la neonata società e di acquistare sia il Centro Ricerche che i brevetti delle scoperte. Il cardine delle attività di ricerca del Centro era basato sulla diversità chimica ottenuta da una delle più grandi collezioni al mondo di microrganismi produttori di principi attivi. In seguito all’acquisizione di Vicuron, Pfizer ha deciso di cedere una serie di assets di ricerca alla Provincia di Varese, grazie al lavoro ed all’accordo siglato dal Presidente della Provincia di Varese, Ing. Marco Reguzzoni, che poi ha deciso di fondare la Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita e cedere il centro di ricerca e tutti gli assets. I passaggi e gli avvicendamenti strategici appena elencati sono la dimostrazione del ruolo centrale giocato dal Centro Ricerche in questi anni nel settore. I passaggi e gli avvicendamenti strategici appena elencati sono la dimostrazione del ruolo centrale giocato dal Centro Ricerche in questi anni nel settore. Fino ad oggi si è operato a Gerenzano nella ricerca e nello sviluppo di nuovi antibiotici di origine naturale per la prevenzione e la cura di malattie infettive, e nel futuro prossimo la Fondazione intende promuoversi anche come protagonista attivo nel settore delle biotecnologie applicate.